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DOLCETTO d'Alba DOC 2022 Castello di Neive

12,30 €
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Scheda prodotto

Scheda prodotto
Cod.Art. 4DAG18
Denominazione Dolcetto d'Alba DOC
Consumo per Fascia d'età > 18
Allergeni Contiene Solfiti
Annata 2022
Gradazione (% Vol.) 13
Formato (cl./gr.) 75
Composizione / Uvaggio Barbera 100%
Temperatura Servizio 16 - 18°
Tempo Conservazione di lunga durata
Scadenza No
Abbinamenti Carne rossa
Marchio Castello di Neive
Produttore Castello di Neive
Paese di Produzione Italia
Regione Piemonte
Tipologia Contenitore IT Bottiglia
Quantità x Confezione 1
Tipologia Vino Rosso
Dettagli
Vigne diverse, vinificate insieme per un dolcetto classico, fresco e di piacevole beva. La linea classica della gamma del Castello di Neive offre un tributo alluva più tradizionale e radicata di tutto il territorio piemontese dando vita ad un Dolcetto dAlba DOC davvero beverino, immediato ed aggraziato. Un vino con una spiccata vocazione gastronomica, perfetto da bere tutti i giorni. Le uve vinificano e fermentano solo in acciaio prima di venire imbottigliate. Gradazione: 13 % Vol. Formato 75 cl.
Descrizione produttore
castello di neive

Neive deve il suo nome a un'importante e nobile famiglia romana "Gens Naevia", o "Naevii" che la abitò in tempi antichi. Alla caduta del Sacro romano impero, arrivarono gli Ungari e poi i Saraceni. A quest'epoca risale la costruzione del primo castello fortificato, sulla sommità della collina. A causa della equidistanza da Alba ed Asti, è sovente diventata campo di scontro tra di esse e nel 1275 il suo vecchio castello venne distrutto proprio in una guerra tra queste città, come successe anche ai castelli di alcuni paesi limitrofi. Dal 1387 seguì Asti sotto i Visconti, poi andò al Duca d’Orléans, a Francesco I, a Carlo V di Spagna, Carlo III di Savoia, tornò ai Francesi e nuovamente sotti i Savoia. Nell’800, quando le truppe Napoleoniche attraversarono la parte bassa di Neive, pare vi si trovassero solo una cascina  ed  un mulino, ovviamente vicino al torrente. Neive “Borgonuovo” si è infatti sviluppata più recentemente, tra fine ‘800 e inizio ‘900 a ridosso della linea ferroviaria che univa Neive con Asti, Alessandria, Alba e Cuneo permettendo di raggiungere facilmente anche Torino, Milano e Genova per commercializzare i propri prodotti.Sono così nate piccole industrie, cantine, artigiani che ancora oggi rendono merito ai Neivesi in tutto il mondo. 

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