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JEFFERSON Amaro 1871 MAGNUM Vecchio Magazzino Doganale

56,00 €
Disponibile
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Scheda prodotto

Scheda prodotto
Cod.Art. 13MON15
Consumo per Fascia d'età > 18
Allergeni può contenere solfiti
Gradazione (% Vol.) 30
Formato (cl./gr.) 70
Composizione / Uvaggio bergamotto, arance, rosmarino, eucalipto e origano
Temperatura Servizio meglio se ghiacciato
Tempo Conservazione di lunga durata
Scadenza No
Abbinamenti Dessert
Marchio Vecchio Magazzino Doganale
Produttore Vecchio Magazzino Doganale
Paese di Produzione Italia
Regione Calabria
Tipologia Contenitore IT Bottiglia
Quantità x Confezione 1
Tipologia Amaro
Dettagli
Jefferson nasce in Calabria, in una terra che regala frutti ed erbe uniche al mondo. Il Vecchio Magazzino Doganale seleziona e raccoglie a mano gran parte delle botaniche utilizzate, tra cui i Limoni IGP di Rocca Imperiale, le arance dolci e amare di Bisignano del giardino di famiglia, i bergamotti di Pellaro, l’origano della Palombara e il rosmarino di Bisignano. Il tutto viene lavorato separatamente, in infusione idroalcolica rispettando la materia prima e la stagionalità, per questo per assemblare Jefferson trascorrono più di 11 mesi, senza mai ricorrere ad aromi artificiali o coloranti, un panno di lino è lo strumento utilizzato per i filtraggi. Jefferson era il capitano di una nave naufragata in Calabria nel 1871, trovò riparo da Giocondo al Vecchio Magazzino Doganale, è realizzò quello che era da lui definito Amaro Importante, questo è stato adattato e trasformato per renderlo eccellente ai nostri giorni. Ideale servito fresco o con ghiaccio, sorprendente in miscelazione come bitter o in supporto ai vermouth. Riconosciuto nel 2018 come miglior liquore al mondo ai World Liqueur Awards. Gradazione 30 % Vol. Formato cl. 150
Descrizione produttore
vecchio magazzino doganale Quella notte pioveva, il mare era in tempesta. Eravamo io, Gil, Roger ed il grandissimo Jefferson, il nostro capitano. La nave sembrava abbandonarci in balia delle onde, parlavamo delle nostre avventure, non vedevamo l’ora di arrivare in Italia, quel paese fantastico, per rilassarci e ripartire per il grande continente. Un’onda pazzesca o forse un drago marino, non so se esiste, picchiò un colpo micidiale e io ed i miei amici ci ritrovammo sul ponte. Non riuscimmo a resistere a quel drago che fu fatale, pensavamo di non farcela. A salvarci fu quel vecchio baule che avevamo sulla nave. Dopo una nottata in mare, Jefferson capì, non so come, che eravamo vicini alla terra. Gil pregava, non so cosa diceva nella sua disperazione… Certo la voglia di vivere era tanta. Le ultime forze sembravano abbandonarci quando all’improvviso con i miei piedi toccai il fondo, Roger gridò: “Siamo salvi!”. Stremati ci sdraiammo su quella spiaggia incantevole. Passarono non so quante ore, forse un giorno, prima del nostro risveglio. Ci ritrovammo in un paradiso, Jefferson avvertì che sarebbe stato il suo posto eterno, disse subito: “Io rimarrò qui per sempre”. Cammina cammina, come nelle favole, percorremmo agrumeti e sentieri botanici pieni d’erbe aromatiche. Lì scorgemmo un Vecchio Magazzino Doganale dove trovammo una famiglia che ci accolse. Giocondo, il proprietario, ci prese a lavorare nel suo magazzino, lui era un venditore di spezie e qualche distillato di contrabbando. Quel magazzino Jefferson lo definiva, non posso mai dimenticarlo, “La Profumeria”. Passarono anni, non so quanti, ci innamorammo di quel territorio che ci riempiva ogni giorno di sorprese, senza perdere mai quella nostra passione di bere bene. Ognuno di noi aveva la materia prima e la conoscenza per creare un proprio liquore. Io non ci riuscii mai, ma loro si. “Io rimarrò qui per sempre”.