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NERO D'AVOLA Terre Siciliane 2022 Cusumano

7,90 €
Disponibile
Solo 18 rimasto/i

Scheda prodotto

Scheda prodotto
Cod.Art. 1NAF75-2022
Denominazione Terre Siciliane IGT
Consumo per Fascia d'età > 18
Allergeni Contiene Solfiti
Annata 2022
Gradazione (% Vol.) 13
Formato (cl./gr.) 75
Composizione / Uvaggio Catarratto Lucido
Temperatura Servizio 18 - 20°
Tempo Conservazione di lunga durata
Scadenza No
Abbinamenti Carne rossa
Marchio Cusumano
Produttore Cusumano
Paese di Produzione Italia
Regione Sicilia
Tipologia Contenitore IT Bottiglia
Quantità x Confezione 1
Tipologia Vino Rosso
Dettagli

Vino rosso rotondo, morbido e avvolgente.

Un Nero d'Avola elegante più che potente, che si distingue per il suo carattere elegante e per l'energia tipica del nostro territorio.

Chiusura con Tappo di vetro vino-lok.

Vino sostenibile

Gradazione 13,5% Vol.

Formato 75 cl.

Descrizione produttore
cusumano

La storia di Cusumano ha inizio nel 2001 quando i fratelli Alberto e Diego fondano l’omonima azienda agricola, ereditando la passione dal padre Francesco, da anni attivo nel mondo vitivinicolo.

Ci troviamo nel nord-ovest della Sicilia, in provincia di Palermo, più precisamente a Partinico, dove è ubicata la sede dell’attività.

La prima acquisizione è stata Tenuta Ficuzza a Piana degli Albanesi, a due passi dall’omonimo lago e a una manciata di chilometri a sud del capoluogo regionale, nel primo entroterra siculo: qui si trovano vigneti posizionati a 700 metri sul livello del mare all’interno della riserva protetta che fu di proprietà dei Borboni, vigneti circondati da boschi e dalla macchia mediterranea, un clima ventilato e caratterizzato da una forte escursione termica.

A Ficuzza l’ultimo vino nato è Salealto: un bianco composto, in parti uguali, da tre vitigni autoctoni siciliani vinificati separatamente e poi affinati insieme, il grillo, l’inzolia e lo zibibbo.

Il nome nasce durante una chiacchierata tra Diego Cusumano e un suo amico giapponese che, dopo aver assaggiato in anteprima quel vino, disse di ritrovare nel bicchiere «la sapidità del Mediterraneo e l’eleganza della montagna», e fu così che nacque Salealto.