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SEGNO CIRO' Bianco 2022 Librandi

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Scheda prodotto

Scheda prodotto
Cod.Art. 5SGS22
Denominazione Cirò DOC
Consumo per Fascia d'età > 18
Allergeni Contiene Solfiti
Annata 2022
Gradazione (% Vol.) 12,5
Formato (cl./gr.) 75
Composizione / Uvaggio Greco di Tufo
Temperatura Servizio 10 - 12°
Tempo Conservazione 2-5 anni
Scadenza No
Abbinamenti Pesce
Marchio Librandi
Produttore Librandi
Paese di Produzione Italia
Regione Calabria
Tipologia Contenitore IT Bottiglia
Quantità x Confezione 1
Tipologia Vino Bianco
Dettagli
Il terroir della Calabria si racconta attraverso i prodotti più rappresentativi e iconici, come il famoso Cirò DOC, declinato dall’azienda Librandi con un Bianco creato da greco in purezza. Le uve, una volta raccolte nella seconda metà di settembre, vinificano in serbatoi d’acciaio termo condizionati, per poi affinare qualche mese, sempre in acciaio, ed essere imbottigliate. Un’etichetta dove la frutta si esalta, anche grazie a un sorso molto fresco e piacevole. Gradazione Vol. 12,5 % Formato 75 cl.
Descrizione produttore
librandi Siamo da quattro generazioni tenaci sostenitori della nostra terra, della sua ricchezza e di quello che ha rappresentato, rappresenta e soprattutto di quanto rappresenterà in futuro per il mondo del vino. Siamo partiti dalla tradizione, dal Gaglioppo, dal Greco e dalla grande quantità di varietà autoctone presenti sul territorio della nostra regione. Siamo partiti dall’alberello e dai portainnesti storicamente usati in zona, oltre che dagli insegnamenti dei nostri esperti viticoltori con la loro abilità che affonda le radici nei secoli di storia viticola del Cirotano. Ci siamo poi rivolti ai massimi esperti del settore viticolo ed enologico, perché sapevamo che un minuzioso lavoro di ricerca ci avrebbe permesso di fissare, conservare ed esaltare il nostro patrimonio viticolo. Questo è infatti da sempre il nostro obiettivo e la nostra richiesta alla comunità scientifica. Lungi dal voler inventare o modificare alcunché, attraverso la scienza abbiamo semplicemente voluto capire meglio e in modo definitivo quello che di grande avevamo a disposizione. Sappiamo oggi che l’intuizione iniziale era giusta e sappiamo anche che alcune delle pagine più belle dell’enologia calabrese devono ancora essere scritte.