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SHAMARIS Grillo Sicilia 2023 Cusumano

11,50 €
Non Disponibile

Scheda prodotto

Scheda prodotto
Cod.Art. 5VMB75-2023
Denominazione Sicilia DOC
Consumo per Fascia d'età > 18
Allergeni Contiene Solfiti
Annata 2023
Gradazione (% Vol.) 13
Formato (cl./gr.) 75
Composizione / Uvaggio Grillo
Temperatura Servizio 8 - 10°
Tempo Conservazione 2-3 anni dalla messo al consumo
Scadenza No
Abbinamenti Fritto di pesce
Marchio Cusumano
Produttore Cusumano
Paese di Produzione Italia
Regione Sicilia
Tipologia Contenitore IT Bottiglia
Quantità x Confezione 1
Tipologia Vino Bianco
Dettagli

Un vino di rara eleganza e aderenza territoriale.

Lo Shamaris Sicilia DOC Cusumano è un vino che nasce sulle colline di Monreale, non lontano da Palermo, da un’attenta selezione di uve grillo, una delle più importanti varietà autoctone della Sicilia. Vinificato e lasciato maturare per pochi mesi in sole vasche di acciaio, al fine di mantenere inalterata la sua freschezza e la sua fragranza. Un vino bianco che nel bicchiere spicca per luminosità, frutto e per slancio mediterraneo.

Gradazione 13% Vol.

Formato 75 cl.

Descrizione produttore
cusumano

La storia di Cusumano ha inizio nel 2001 quando i fratelli Alberto e Diego fondano l’omonima azienda agricola, ereditando la passione dal padre Francesco, da anni attivo nel mondo vitivinicolo.

Ci troviamo nel nord-ovest della Sicilia, in provincia di Palermo, più precisamente a Partinico, dove è ubicata la sede dell’attività.

La prima acquisizione è stata Tenuta Ficuzza a Piana degli Albanesi, a due passi dall’omonimo lago e a una manciata di chilometri a sud del capoluogo regionale, nel primo entroterra siculo: qui si trovano vigneti posizionati a 700 metri sul livello del mare all’interno della riserva protetta che fu di proprietà dei Borboni, vigneti circondati da boschi e dalla macchia mediterranea, un clima ventilato e caratterizzato da una forte escursione termica.

A Ficuzza l’ultimo vino nato è Salealto: un bianco composto, in parti uguali, da tre vitigni autoctoni siciliani vinificati separatamente e poi affinati insieme, il grillo, l’inzolia e lo zibibbo.

Il nome nasce durante una chiacchierata tra Diego Cusumano e un suo amico giapponese che, dopo aver assaggiato in anteprima quel vino, disse di ritrovare nel bicchiere «la sapidità del Mediterraneo e l’eleganza della montagna», e fu così che nacque Salealto.